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Torino World Masters Games: l’arco ha assegnato le sue medaglie

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaAtmosfera olimpica oggi a Torino per la giornata conclusiva del programma del Tiro con l’Arco. Olimpico il sito, lo Stadio che ha ospitato la cerimonia d’apertura dei Giochi Invernali del 2006, con tanto di braciere a ricordarlo, e regale l’organizzazione dell’evento, con la FITARCO in prima linea. Un esempio di come avrebbero dovuto essere presentate tutte le discipline di gara dei World Masters Game di Torino 2013. Preambolo doveroso a parte, la ricca giornata di competizioni è partita alle 10,45 con la finale del Compound donne categoria Over 60. Di fronte, in altrettante linee di tiro, la francese Anne Marie Bloch e la spagnola Kathy Deacon. A vincere è stata la prima, sempre avanti nel punteggio fin dalla prima delle cinque volee. Terza piazza per l’azzurra Veneranda Bonato. Al termine abbraccio tra le due contendenti per l’oro con la sconfitta intenta a spiegare alla medaglia più pregiata le motivazioni di qualche errore di tiro. Questo prima della foto ricordo di rito.

Nel Compound in rosa Over 40 titolo invece alla belga Michele Massina, che ha superato per 141-134 la statunitense Angela Bradley. Nel derby tutto italico per il bronzo, vittoria di Monica Finessi, su Emanuela Castagneri, con lo score di 143-136.
Nella categoria femminile Over 50, sempre Compound, affermazione della polacca Anna Stanieczek, al termine di un match equilibratissimo contro la norvegese June Svensen (136-134). Anche in questo caso un po’ di azzurro sul podio, con il bronzo andato al collo di Sirkka Tikka, di chiara origine nordica ma passaporto tricolore. Il quarto oro femminile è stato poi assegnato nella categoria Over 30 alla belga Tamara Maria Van Wijmeersch, che ha battuto di 8 punti (135-127) la norvegese Anja Johansen.
Spazio quindi alle prove maschili. Negli Over 60 Compound, trionfo per il sudafricano Gunther Kramer, che si è imposto con un largo 136-122 sul belga Philippe Prieels. Entusiastico il commento del vincitore: “Dal Sudafrica alla Luna. E’ stata un’esperienza bellissima e ringrazio tutti coloro che l’hanno resa possibile”. Podio completato dall’altro belga, Hugo Commerman. Miglior azzurro, con il 7° posto finale, Marino Pasino.

Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaNella categoria Over 50 Compound sul gradino più alto del podio si è accomodato il sammarinese Valter Ambrogiani, grazie al successo del match decisivo, per 142-140 sul croato Vladimir Bartol. Terzo Moreno Canestrini: “Sono molto contento – ha dichiarato a caldo Ambrogiani. Sono cose che si fanno e anche se è stata la mia prima volta ai World Masters Game sono abituato a questo genere di competizioni. Anche per il sottoscritto si è trattato di un momento da mettere nella bacheca dei ricordi specialissimi”.
Il metallo migliore di questa prima parte di giornata in chiave azzurra è stato l’argento conquistato nel Compound Over 40 dal piemontese Serafino Fulvio Toffoli, battuto solo in finale, per 139-132 dal bulgaro Viktor Petrov. Bronzo per un altro bulgaro, Dobromir Vuchkov. Quinto posto per l’azzurro Marco Bertagna.

La scena è così passata alla cerimonia di premiazione, con il presidente della FITARCO, Mario Scarzella, a sancire l’importanza dell’evento con la propria partecipe presenza. E quanti sorrisi, tra inni e sventolio di bandiere. Vero spirito decoubertiniano. Pausa di circa un’ora per passare, alle 14,45 alla prima delle finali deputate ad assegnare i titoli nell’Arco Olimpico.

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Torino World Masters Games: bene gli azzurri a Candia nella prima metà del programma

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaTerminate le gare di canoa, mercoledì si è ufficialmente alzato il sipario sul canottaggio, 24esima delle 30 discipline offerte dal ricco menù dei World Master Games, di scena sulle acque del lago di Candia. Dopo un avvio un po’ laborioso (gestito con grande competenza dai volontari FIC della Segreteria Gare scesi in campo per garantire il perfetto svolgimento della manifestazione) ieri è stata la volta del maltempo: come anticipato dalla Protezione Civile, una precipitazione di carattere temporalesco di particolare intensità ha infatti minato lo svolgimento dell’intera giornata di gare, ipotesi poi fortunatamente scongiurata.

Dopo i primi due giorni sono scesi in acqua i primi 1.400 atleti gara, e sono state assegnate le medaglie relative alle prime 68 specialità.
Il livello della competizione, come lecito attendersi, si è rivelato molto elevato, con alcune nazioni quali Australia, Canata, Russia e Germania che hanno dimostrato di aver preparato l’appuntamento con grande cura.
La compagine azzurra si è confermata d’elite, con un medagliere che può già fregiarsi di 1 oro, 4 argenti e 3 bronzi.

L’oro è giunto per mano di Cristina Rasario, nella specialità del singolo Master B, che in finale ha regolato la concorrenza precedendo sul traguardo la canadese Muareen Harriman e l’australiana Daniela Borgert.
Cristina ha conquistato anche uno dei quattro argenti, in barca con le compagne Emanuela Zinetti, Paola Bruera ed Alessandra Blotto, precedute dell’equipaggio Canadese capitanato dalla stessa Maureen Harriman, che ha così pareggiato il conto del singolo.

Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaNella specialità dell’8+ Master E Mauro Torta, Franco Torta, Ettore Bulgarelli, Claudio Lovisolo, Romano Uberti, Bruno Coero, Giuseppe Girone, Luciano Gubetta, ed Elena Belluso (tim.) hanno conquistato l’argento al termine di una finale molto tirata, che ha visto gli azzurri giungere sul traguardo per soli 2 secondi alle spalle della Russia, a precedere di un solo decimo gli Stati Uniti.
Romano raggiunge anche l’argento nel singolo Master E: è il lettone Valdis Meikaliss ad aggiudicarsi l’oro, che anticipa di un paio di secondi l’italiano; ad ulteriori otto decimi di distacco giunge il francese Jean Marc Fage, che chiude il podio.

Anche per Isabella Chiappino l’argento è stata questione di decimi: primo il Canada, con buon vantaggio, ma terza l’Australia per soli 15 centesimi. Finale molto combattuta per Giuseppe Girone nel singolo Master H: per lui bronzo, alle spalle di Carter London (Stati Uniti) e di soli 5 decimi alle spalle dell’Australiano Jeffrey Sykes.
Giuseppe conquista il bronzo anche nella specialità del doppio Master E, in barca con il compagno Luigi Rampini: il primo posto è andato alla Germania, che ha preceduto di due secondi la Polonia, seguita ad un solo secondo dagli azzurri. Alessandro Polato e Luca Segat conquistano infine il bronzo nel doppio Master B, al termine di una gara in cui il punta a punta fra Russia e Canada per l’oro ha visto i primi aver la meglio sui secondi. Oggi e domani le ultime medaglie.

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Torino World Masters Games: oggi i combattimenti di taekwondo, primi verdetti dallo squash

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaSono stati due giorni di straordinaria intensità al PalaMirafiori di via Plava, impianto dedicato alle competizioni di taekwondo dei World Masters Games. Ieri sono andate in scena le gare di forma, oggi i combattimenti, con le qualificazioni al mattino e le finali al pomeriggio.

Oltre 200 partecipanti provenienti da tutti gli angoli del pianeta si sono dati appuntamento a Torino, per rivivere emozioni passate: “in questi giorni si respira un’atmosfera particolare, di grande tensione ed euforia” è il pensiero di Edoardo Greco, sport manager della FITA Torino e presidente della società Torino Taekwondo Union, “per molti atleti è stata la prima occasione per tornare a combattere, dopo molti anni”. Per alcuni una vasta esperienza internazionale, per altri il piacere di misurarsi in una manifestazione come i WMG: “i concorrenti sono divisi nelle categorie competitive e recreational” spiega Greco, “oltre che, naturalmente, in base all’età. Le regole sono le stesse delle gare ufficiali”.

Torino World Masters Games - Foto Massimo Pinca19 le nazioni presenti; la delegazione più numerosa è quella italiana, seguita da Guatemala, Brasile, Turchia, Canada e Gran Bretagna: “la gente è arrivata da molto lontano, per noi è un grande successo” continua Greco. Nomi di spicco tra i partecipanti quelli del colombiano Oskar Posada, campione del mondo master nel 2012 per la categoria +61, della tedesca Imke Turner, tre volte campionessa del mondo nel tiro, e del nostro Roberto Boghi, bronzo agli Europei del 2011 nel trio.

Ottima organizzazione, curata dallo stesso Greco in collaborazione con la federazione nazionale. Da segnalare la presenza di decine di volontari, forniti dalle società torinesi affiliate, su tutte la Torino Taekwondo Union, prima in Piemonte per esperienza e risultati.

Torino World Masters Games A Sport City si è giocata stamani la finale di squash della categoria 40+. In campo Josè Facchini, per molti anni primo giocatore d’Italia, e Paul Johnson, gallese già top 100 del ranking PSA. Facile vittoria per l’azzurro: “mi sono preparato bene durante l’anno, partecipando gli Europei Assoluti di Amsterdam. Durante il torneo ho disputato incontri di ottimo livello; l’aria che si respira qui è fantastica, c’è grande voglia di divertirsi”. A settembre si deciderà se inserire lo squash alle Olimpiadi del 2020; intanto ai WMG questa disciplina ha coinvolto più di 150 atleti: “la speranza è che dopo la vetrina dei World Masters Games molta gente si avvicini a questo sport” conclude il consigliere federale Massimiliano Cipolletta, “un gioco immediato e accessibile a tutti”.

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Torino World Masters Games: dall’arco olimpico arrivano gli ori per l’Italia

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Torino World Masters Games - Foto massimo PincaSe il Compound aveva regalato podi e piazzamenti per l’Italia, è stato l’Arco Olimpico o Ricurvo ad esaltare il tricolore. Il primo oro di questi World Masters Game nella specialità è infatti giunto dall’Over 70, con sfida derby tra Alberto Bedani e Santo Vezzoli. L’ha spuntata il secondo, per 7-1. Tanta emozione, da togliere il fiato: “E’ vero, non riesco quasi a parlare. Una sensazione bellissima, alla mia età, poter salire sul gradino più alto del podio”.
Poco dopo lo ha seguito nella stessa direzione, nella categoria Over 60, Alvise Bertolini. Opposto al finlandese Pentti Kuivalainen, l’azzurro ha dato vita ad una gara entusiasmante, dopo una partenza lenta alla prima freccia del primo set (5). La decisione è arrivata alla freccia di spareggio. Freddo come solo i grandi arcieri sanno rimanere, Bertolini ha piazzato un 10 ed il finnico nulla ha potuto, nonostante un ottimo 9. L’oro, dunque, è stato italiano: “La cosa bella dello sport – ha detto al termine il vincitore trentino – è che lo si inizia da giovani e lo può proseguire in età avanzata. Le emozioni sono le stesse e tutte fortissime”.

Torino World Masters Games - Foto massimo PincaHa solo toccato invece il metallo prezioso, cedendo proprio sul più bello, Carla Di Pasquale, nell’Over 50. Contro la svedese Backman pareva fatta ad un passo dal gradino più alto del podio. All’italiana sarebbe bastato un 8, ed invece è arrivato un 5: “Può succedere nel nostro sport – ha affermato un po’ delusa l’azzurra – di sentire il grande risultato, vederlo a portata di mano, e altrettanto repentinamente constatarne la “fuga”. Brava lei a rimanere più fredda nel momento determinante. La mia freccia è uscita peggio, questione di dettagli che fanno la differenza. In ogni caso un’esperienza indimenticabile, come l’ingresso il primo giorno alla Stadio Olimpico di Torino. Ho immaginato cosa possono provare i calciatori quando entrano in questa bomboniera acclamati dalla folla. Io, in uno stadio senza pubblico, mi sono sentita benissimo. Ora penso agli Europei Master e ai Mondiali. Magari tra quattro anni riproverò con i World Masters Game. Se qui sono arrivati tanti australiani e neozelandesi perché non possiamo fare altrettanto noi e spostarci anche su lunghe distanze?”.

Torino World Masters Games - Foto massimo PincaLa categoria Over 50 maschile ha richiesto lo shoot off per l’assegnazione dell’oro. E’ andato all’austriaco Herman Haberl sul tedesco Frank Jecke. Nuovo derby tricolore per consegnare l’oro e l’argento nell’Over 40 femminile. Opposte Anna Botto e Stefania Franceschelli. Equilibrio tra le due, con decisione all’ultimo set, dopo che i primi quattro si erano chiusi sul 4-4. Alla fine è stata la modenese Stefania Franceschelli a spuntarla, con un set di alto livello e la chiusura sul 6-4: “E’ stato un onore tirare contro Anna Botto, atleta fortissima che tanto stimo – ha detto la vincitrice – Un successo che anche per questo vale doppio”. “Un secondo posto di valore – ha ribattuto la piemontese Anna Botto – e una competizione speciale”. Nella categoria Over 30 femminile si è piazzata al 1° posto la francese Emily Bloch, abile nel superare la rappresentante di Singapore Su Lin Lui. Una testimonianza anche della copertura planetaria, in materia di tiro con l’arco, che ha avuto la competizione torinese dei World Masters Game.
Spazio quindi alla categoria Over 40 maschile. A contendersi il titolo il tedesco Gunter Naumann ed il polacco Marek Levandowski. Successo del primo per 6-2. Felicissimo al termine e già pronto a difendere il titolo tra quattro anni ad Aukland.

Ultimo atto della lunga giornata, quello che ha visto affrontarsi nella categoria Over 30, il laziale Marco Barbaro e l’alessandrino Gianfranco Sammarco. Come si conviene alle grandi chiusure, decisione al quinto set, ereditando lo score di 4-4. Affermazione del primo, per 6-4 e oro da incorniciare: “Un’esperienza unica, fantastica, che consiglio a tutti. Fate questo sport, è bellissimo”.”Mi sto già organizzando per il 2017 – ha concluso l’argento Marco Barbaro”.
Un plauso agli oltre 200 arcieri che sono stati protagonisti dell’evento e alla FITARCO per come lo ha allestito.

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Torino World Masters Games: Patrizia Saccà e la scommessa dei WMG

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Torino World Masters Games - Patrizia SaccàPer molti i World Masters Games sono stati l’occasione per tornare alle competizioni dopo tanto tempo; è il caso di Patrizia Saccà, campionessa paralimpica di tennis tavolo: “è due anni che non partecipo ai tornei” racconta, “ma per gioco ho deciso di tuffarmi in questa manifestazione”. Pochi mesi fa nacque la scommessa con il compagno Alessandro Solito, da sempre grande sportivo anche se mai a livello agonistico: “ci siamo convinti a vicenda; lui ha partecipato alla 10 km di corsa e io ho impugnato di nuovo la racchetta”. E ridendo aggiunge: “la differenza è che lui era allenato, io no”.

Anche se fuori forma, oggi Patrizia ha conquistato l’argento nel singolare (categoria 50+). Si tratta della terza medaglia personale di questi WMG, dopo i due ori nella prova a squadre e nel doppio: “sono contenta per il mio torneo, ho giocato buone partite contro avversarie molto forti”. Ma ciò che forse stupisce di più è il fatto che l’atleta torinese, bronzo paralimpico a squadre a Barcellona ’92, abbia affrontato avversarie normodotate: “la tecnica di gioco è uguale per tutti, di conseguenza fino a un certo livello la competizione è alla pari. In questo sono una pioniera, essendo stata la prima italiana in carrozzina a gareggiare contro gente non disabile”.

Abbandonata l’attività agonistica, Patrizia si è dedicata a ciò che considera la medaglia più bella della sua carriera: insegnare il tennis tavolo. “sono istruttrice al “Centro benessere psicofisico di avviamento allo sport”, sponsorizzato da Panathlon” spiega, “con specialisti di vari settori, dalla fisioterapia allo yoga, coinvolgiamo persone reduci dall’unità spinale per avviarle allo sport disabile, quasi indispensabile per recuperare dal trauma dell’infortunio”.

Torino World Masters Games - Patrizia SaccàGrande entusiasmo per l’atmosfera dei World Masters Games, “semplicemente eccezionale, una riproposizione della festa di sport vissuta nel 2006 durante le Olimpiadi Invernali”. Per la prossima edizione (ad Auckland nel 2017) si confida in una partecipazione più numerosa da parte di atleti disabili: “qui siamo in pochi (9, di cui 4 piemontesi); la nostra speranza è aver gettato un semino che tra quattro anni porterà i suoi frutti”.

 

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Torino World Masters Games: ultima giornata di gare per canoa e atletica leggera

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Torino World Masters Games - Foto massimo PincaL’ultima giornata dell’atletica leggera targata World Masters Games si è aperta con la mezza maratona, partita di prima mattina al parco del Valentino. Said Boudalia, marocchino di nascita ma italiano di adozione, ha concesso il bis dopo il trionfo nella 10 km di corsa su strada disputata domenica scorsa. Grande soddisfazione per l’atleta master 45, al traguardo dopo un ora e 11 minuti: “una bella gara in un posto fantastico. È la prima volta che partecipo ai WMG, mi sarebbe piaciuto riscrivere il record del mondo di categoria ma il percorso era davvero tosto”.

Prima classificata tra le donne Silvia Savorana, che ha concluso la prova in un ora e 22 minuti. Tra i partecipanti anche il torinese Alessandro Giannone, giunto all’appuntamento di oggi con i due ori conquistati nella 10 e nella 5 km (categoria 35+): “questo è il mio campo di allenamento, dove tutti i giorni mi alleno con il gruppo di base runninig”. Ingredienti necessari per una gara memorabile sono un tifo caldissimo e un contesto spettacolare: “Torino è una città bellissima e merita di ospitare eventi del genere. Speriamo ce ne siano anche in futuro”.

_MAX8212-1Nel frattempo, sulle acque del Po si è svolta la prova di canoa maratona, organizzata dal circolo “Amici del fiume”. “L’organizzazione è cominciata un anno e mezzo fa” spiega il presidente Mauro Crosio, “il percorso è già stato collaudato in varie gare nazionali e in due edizioni dei Campionati Italiani; confidiamo di ospitare anche i nazionali del 2015”. Lunghezza del percorso diversificata a seconda dell’età: 14 km per gli over 45, 26 per i più giovani. Concluse ieri le prove individuali, in acqua oggi i C2 e K2: “abbiamo introdotto anche gli equipaggi misti (uomo-donna o atleti di nazionalità differente) per dare a tutti la possibilità di partecipare, in linea con lo spirito dei WMG”.

Quasi 300 gli iscritti, provenienti per la maggior parte da paesi dell’est Europa (Russia e Ucraina), in cui la canoa è uno sport nazionale; al via anche diversi concorrenti tedeschi e italiani, tra cui Manuela Poggio, vincitrice di 9 medaglie nelle gare di sprint disputate a Candia. La storia più divertente è senza dubbio quella di Vasyl Karpstov, ucraino classe 1951 partito da Jalta e giunto a Torino dopo un viaggio interminabile a bordo di un furgone vecchio di 40 anni. Ieri protagonista di una caduta in acqua prima di concludere in quinta posizione.

Non sono passati inosservati neppure i connazionali Georgii Slunchenko e Georgii Vasyliev, unici canoisti a utilizzare un’imbarcazione di legno. Altra nota di colore riguarda alcuni volontari della società torinese che nel mese di maggio hanno completato la traversata del Po da Torino a Venezia; 15 giorni e centinaia di kilometri di navigazione, conclusi con la storica “Vogalonga” della città lagunare.

Guarda la fotogallery della nona giornata di Massimo Pinca

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Torino World Masters Games: le 189 medaglie del tennis

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaNumeri impressionanti quelli del torneo di tennis targato World Masters Game Torino 2013 disputato sui campi della Stampa Sporting. Basti citarne alcuni: oltre 250 gli iscritti nei vari tabelloni, Open e Ricreational; 626 gli incontri totali messi in campo nell’arco di nove giornate, più circa una trentina di consolazione; 42 le finali andate in scena il giorno 10 agosto a partire dalle 9 del mattino; 189 le medaglie assegnate, di cui 65 d’oro, 65 d’argento e 59 di bronzo. Molte le nazioni rappresentate, con l’Australia, nazione dalla quale provengono i Giochi, a farla da padrona in campo straniero. Anche nella giornata di chiusura non sono mancati i successi “aussie”.

La prima tornata di finali ha infatti salutato le affermazioni di Sandy Birnie nella categoria Ladies Ricreational +65, grazie al doppio 6-1 inflitto alla canadese Patricia Co; di Yvonne Pettigrew (Ladies +70 Open) che si è imposta al termine di una dura lotta (5-7 6-4 11-9) sull’americana Gerda Shupe; di Loretta Beekhuyzen, che nella categoria Ladies +60 Open ha avuto la meglio sull’azzurra Maria Carla Minelli, per 6-0 6-3; ed ancora di Doona Henson, che ha piegato 7-6 6-4, nella categoria Ladies +55 Ricreational, Patrizia Alloatti; di Norma Cornish, che nella Ladies +75 Ricreational ha stoppato la corsa dell’americana Root per 6-2 6-4; infine di Bruce Martin, che ha sconfitto nel derby australiano della categoria maschile Open +65 il connazionale Robert Haines, per 6-4 6-3.

Veniamo ai colori italici. Il primo sorriso è giunto dalla racchetta della torinese Mariarosa Bruno, ex 2.a categoria, che nell’atto decisivo delle Ladies +50 Open ha piegato l’ungherese Erzsebet Nagy con un netto 6-1 6-0. Più vari gli schemi della tennista di casa, abile nel fare punti soprattutto con il diritto, nonostante i tentativi di resistenza da fondo campo, spesso vani, dell’avversaria di giornata. Il secondo è arrivato invece dalla giocatrice di casa Sporting, Carlotta Colombo, tennis mancino molto ragionato, che nel draw Ladies +40 Ricreational ha sconfitto tutte le rivali compresa l’ultima, Gessica Monticone, rovescio bimane di buona fattura ma non sufficiente ad imporre il proprio ritmo. Colombo a segno con lo score di 6-0 6-1, senza affanni e grazie alla maggior tecnica e alla miglior capacità di muoversi con grande leggerezza sul campo. Molto bella, anche sotto il profilo tecnico, la finale del Ladies +35 Open.

Da una parte la milanese Daniela Depedrini, oggi 3.2 ma in passato B1, tesserata per lo Junior Milano e dotata di un ottimo rovescio a due mani; dall’altra l’argentina Silvina Alejandra Delgado, protagonista in prima giornata della vittoria su una delle favorite per il successo finale, l’alessandrina Manuela Falleti, al termine bronzo. Depedrini scattata meglio dai blocchi, grazie ad un gioco più potente e completo, da entrambi i lati del campo. Buona la pressione data ai propri colpi e tale da costringere la sudamericana a continue rincorse. Prima frazione conclusa 6-1 e concentrazione mantenuta alta anche nella seconda, sigillata con uguale score. Un altro giocatore targato Stampa Sporting, Livio Lombardi, ha centrato il titolo nell’Open +75 grazie al successo di chiusura contro il trentino Giovanni Diana. Match combattuto e archiviato da Lombardi, al primo anno in categoria, sul 2-6 6-1 10-3. Torinese anche l’affermazione nell’Open +70. Ha portato la firma di Tito Morsero, giocatore dei Ronchiverdi, che si è imposto 6-1 6-0 al brasiliano Samir C.T. Faria.

Alle 12 le prime premiazioni, con il podio posizionato tra i campi 4 e 5 e gli atleti festanti in compagnia del vicedirettore dell’area Sport & Turismo della Regione Piemonte, Franco Ferraresi. Intanto i match sono proseguiti sugli 8 campi riservati al torneo. L’assegnazione del titolo Over 35 maschile della sezione Open ha messo in campo Roberto Melchiorre (Master Club), maestro e giocatore che ha gravitato per anni nelle alte sfere della 2.a categoria, e Fabrizio Gariglio, tennista dal gioco semplice ed anticipato, altro dispensatore di consigli tecnici e professionali. Più allenato atleticamente il primo, tanto da contenere i tentativi di variazioni di gioco del secondo nel set d’apertura, vinto 6-2, e ripetersi con gli interessi nel secondo, concluso con un ancora più netto 6-0.

Torino World Masters Games - Foto Fulvio De AsmundisTutto all’insegna dei colori sociali della Stampa Sporting il match che ha assegnato le prime due medaglie nell’Open +45. A contendersele, infatti, Massimo Reviglio, interprete di un gioco regolare e basato sulla corsa, pur senza disdegnare soluzioni a punti e in sicurezza, e Stefano Motta, ottimo con il back di rovescio e più votato dell’avversario alla ricerca dei 15 vincenti. La regolarità di Reviglio ha però fatto la differenza, sia nel primo che nel secondo set. Di 6-2 6-2 il punteggio finale in proprio favore. Soddisfatto al termine il primo della classe: “Conosco bene Stefano – ha esordito – e so che il mio gioco lo mette in difficoltà. Lo dicevano anche i precedenti. Sono perciò entrato in campo tranquillo e tale sono rimasto. Una bella manifestazione, da ripetere. Ora un po’ di vacanza poi, a settembre, penserò alle competizioni a squadre”. Battuto ma felice per l’esperienza e la medaglia d’argento, Stefano Motta: “Contro di lui avrei dovuto attaccare di più ma non è facile, soprattutto con il caldo e la stanchezza che via via avanzano. Buono nel complesso il livello tecnico del nostro draw. Mi sono divertito molto nell’arco dell’intera manifestazione anche per il clima di sana sportività che si respirava tra i partecipanti. Non è sempre così nelle rassegne regionali di categoria cui partecipo”.

Molto bello ed equilibrato il confronto di categoria Open +50 che ha visto imporsi Fabrizio Broggini, in grande recupero nel supertie-break decisivo. Broggini è infatti risalito dall’1-5 chiudendo nel complesso 6-4 3-6 10-8. Nulla da fare per Nando Cavalleri, ancora classificato 2.6. Terza piazza per Stefano Bertone, superato in semifinale proprio da Cavalleri. Nel maschile Open +30 affermazione di Maurizio Borin, per 6-0 6-2, su Jefferson Mendes Da Silva. Nel +40 Open maschile ad andare a segno è stato Graziano Silingardi, maestro del Vittoria Cambiano, che dopo aver dominato tutti i match del girone e del tabellone ad eliminazione diretta, ha usufruito del ritiro per infortunio alla caviglia dell’avversario designato di finale, il rappresentante di Hong Kong, Roland Liu. Altri nomi azzurri andati al titolo sono quelli di Paolo Emanueli, il migliore nel +45 Ricreational e di Marco Pezzuti, impostosi nell’Open +60. Così quello di Vincenzo Giovannitti nel +55 Ricreational. Spazio tra i vincitori anche al canadese Alexander Seliga, che ha superato tutti nel +60 Ricreational, alla tedesca Balcik, che ha fatto altrettanto tra le Ladies +50 Ricreational, ed ai “soliti” australiani Peter Ekstedt e Michael Morris, vincitori rispettivamente tra i +40 Ricreational e i +50 Ricreational. Il primo, in particolare, ha vinto tre medaglie d’oro nelle ultime tre edizioni dei World Masters Game. Un tipo assolutamente da tenere d’occhio.

Chiusura di giornata con i doppi, più o meno assortiti, ma tutti giocati con grande agonismo e voglia di divertirsi. Nel pieno spirito della manifestazione che dà l’appuntamento, tra quattro anni, ad Aukland.

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Torino World Masters Games: questa sera la cerimonia di chiusura alle 21.00

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaL’ultima occasione per incontrarsi, per respirare l’atmosfera di sport e di festa dei World Masters Games e per darsi appuntamento alle prossime Olimpiadi dei veterani. La cerimonia di chiusura che oggi alle 21 saluterà il Masters Village sarà tutto questo; interverranno Kai Holm, presidente dell’IMGA (International Masters Games Association), Riccardo Molinari, assessore regionale agli Enti Locali, e Stefano Gallo, assessore allo sport e al tempo libero della città di Torino.

Dopo il saluto delle autorità ci sarà il passaggio della bandiera ufficiale dei WMG tra il Comitato Organizzatore di questa ottava edizione e quello della nona, in programma a Auckland tra quattro anni. Protagonisti di questo momento simbolico i due presidenti, Fabrizio Benintendi e Sir John Wells, che presenterà la manifestazione neozelandese del 2017. A seguire la festa conclusiva di atleti e volontari, dal tema “Back to the ’80”, organizzata in collaborazione con il Circolo dei Lettori.

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World Masters Games: la rivincita di Polikarpenko nel triathlon

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Polikarpenko World Masters Games - Foto Massimo PincaVola Vladimir al Parco del Valentino. Ed alla fine vince la prova di triathlon che ha ribadito, davanti ad un folto pubblico, la spettacolarità della disciplina. Il soggetto della storia è l’ucraino e tre volte olimpionico Vladimir Polikarpenko, “scottato” dalla gara d’esordio, il duathlon, ed ancora più agguerrito in quella odierna: “Voleva vincere – ha dichiarato il presidente della FITRI Piemonte Carlo Rista – ed è riuscito nell’intento, da gran campione come ha sempre dimostrato di essere”. Perfetto nella frazione di nuoto di 750 metri (svolta presso il complesso sportivo Parri di via Tiziano a Torino), l’ucraino ormai naturalizzato torinese e tesserato per l’Aquatica, ha tenuto nella frazione in bicicletta e spinto ancora in quella podistica. Impressionante il suo passo e chiusura in trionfo, davanti alla folla plaudente, nella quale spiccava una rappresentanza di connazionali. Il tempo a sigillo dello sforzo, il migliore in assoluto e, naturalmente, nella categoria di riferimento (Over 40) è stato di 57’51″. Secondo è giunto il suo avversario designato, il torinese della Torino Triathlon Bruno Pasqualini, vincitore della prova di duathlon lo scorso 2 agosto.

Pasqualini comunque abile e tenace fino al traguardo, tagliato con il riscontro cronometrico di 58 minuti, 20 secondi e 50 decimi. Terzo un altro italiano, Iordache Gallarato, primo nella categoria dei più giovani, gli Over 30. Al quarto posto lo slovacco Andrj Racz, secondo nell’Over 30. Una gara dunque dagli alti contenuti tecnici, quella maschile, e dalle mille sfaccettature. Prima fra tutte l’internazionalità dell’evento, con atleti provenienti da Australia, Russia, Bulgaria, Gran Bretagna, USA, Canada, Olanda, Giappone, Principato di Monaco, Svizzera e Francia. Al 54° posto assoluto è giunto Giorgio Mortara, atleta a tutto tondo, Over 55, autore di diversi libri sul triathlon. Una passione per la triplice nata partendo dalla corsa ed oggi diventata quasi culto.

 World Masters Games - Foto Massimo PincaIn campo femminile il dominio di giornata è stato slovacco. Prima piazza infatti per Livia Danisova, in un’ora, 10 minuti e 32 secondi, davanti alla connazionale Lucia Ondrusova, staccata di oltre due minuti, la prima Over 30, la seconda Over 35. Terza piazza per Sabrina Capellupo, torinese, quarta per Silvia Gallina, già ottima protagonista nel duathlon. Quinto posto per Vittoria Camerana. Anche in rosa è stata composita la partecipazione. Molto felice al termine la canadese Heather Dart, che ha chiuso 19esima: “Una grande giornata – ha dichiarato al termine – di sport ed aggregazione. Torino ha l’aria sportiva e la si respira in ogni dove. Si sente che di qui sono passati grandi eventi e grandi campioni. Noi cerchiamo solo di imitarli ma è ugualmente esaltante”. Ottima l’organizzazione ed essendo giunti al termine merita un plauso, al pari della FITARCO, la FITRI, impegnata in prima persona nell’allestimento dell’evento. Se tutte le Federazioni fossero state coinvolte come nel caso specifico certamente i Giochi avrebbero avuto un impatto ancora maggiore, sulla Città e sui partecipanti.

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Torino World Masters Games: Enzo Caporaso, lo sportivo da Guinness

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wmg enzo caporasoPotete chiamarlo Ironman o, se preferite, l’uomo dei record impossibili. Enzo Caporaso, torinese classe 1959, ha concluso con la mezza maratona i suoi World Masters Games, vissuti all’insegna del rugby con la Zero11 ASD. Non è un atleta come gli altri; qualche tempo fa è stato nominato “Eccellenza dello sport torinese”, dopo aver stabilito due primati scolpiti nel Guinness World Records.

Nel 2009 ha scritto Ma chi te lo fa fare, autobiografia che in chiave ironica racconta esperienze e aneddoti personali legati alle tre grandi passioni sportive della sua vita: il pugilato, il rugby e la corsa. “Fin da piccolo ho praticato la boxe” racconta “ma a 18 anni decisi di provare una nuova esperienza nell’Ambrosetti Torino, dove approdai quasi subito nella prima squadra di serie A”. A 22 il ritorno sul ring; 100 incontri vinti da dilettante e un campionato italiano di seconda serie nel 1990: “ho disputato anche tre match da professionista, ma giusto per raccontarlo ai nipoti”.

Nel 1997 l’inizio della terza vita sportiva, nel podismo: “avevo già corso una maratona nel ’93 e mi ero ripromesso di non provarci mai più”. E invece, quattro anni dopo, “ho cominciato ad allenarmi con l’obiettivo di scendere sotto le tre ore, riuscendoci dopo qualche tentativo”. L’idea del primo record nacque nel 2007: “vidi che un danese aveva corso 50 maratone in 50 giorni; subito mi sembrò un’impresa assurda”. Ma il pensiero diventò sempre più insistente e sfidando la diffidenza di tutti Enzo intraprese nuovi allenamenti per infrangere quel limite; il 13 aprile 2008 corse la 51esima maratona consecutiva ,in occasione della Turin Marathon.

“Non mi è pesato più di tanto” dice “mi sentivo in forma e quella corsetta di 4 ore era diventata parte della mia giornata”. E come il campione di salto con l’asta migliora il primato del mondo un centimetro alla volta, così “decisi di fermarmi appena superato il vecchio record”. Poi il desiderio di andare oltre, verso una nuova impresa di resistenza, ancor più incredibile: 100 km al giorno per 7 giorni di fila. L’ultima fatica da Torino a Saint Vincent, per la “100 km delle Alpi”; le prime sei al parco Ruffini, su un anello di un km: “giravo come un criceto sulla ruota” scherza “e quella settimana presi pioggia in continuazione”. E aggiunge: “dopo le 50 maratone, le sei “megamaratone” e le mie corsette quotidiane il Ruffini è praticamente casa mia”.

Enzo lavora per la “Giro d’Italia Run”, società che organizza eventi sportivi, come la “100 km delle Alpi” e la 24 ore, competizioni riconosciute dalla IAAF. Nel 2015 porterà a Torino il Campionato del Mondo della 24 ore di corsa. Nello stesso anno il capoluogo piemontese ospiterà i World Masters Games invernali; su quelli appena conclusi non ci sono dubbi: “mi sono divertito parecchio; tornare alla mia vecchia passione sportiva è stato davvero qualcosa di speciale”.

 

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Torino World Masters Games: prima ondata di risultati

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaLa penultima giornata dei World Masters Games ha chiuso i programma di nuoto, atletica leggera, canoa e rugby. Nella vasca del Palazzo del Nuoto sono arrivati sei ori per gli azzurri; nei 200 rana maschili (cat. 35+, 45+, 55+ e 60+), grazie a Simone Battiston, Andrea Molino (torinese), Claudio Berrini e Giannantonio Scaramel, e nei 50 stile libero, con Simona Gramaglia (40+) e Michele Galvagno (35+). Ultime gare della rassegna le staffette 4×50 stile libero maschili e femminili, senza gioie per i nostri colori.

Bottino ancor più ricco per l’Italia allo stadio Primo Nebiolo. Regina della giornata la classe ’43 Maria Luisa Fancello, sul gradino più alto del podio nel pentathlon dopo aver primeggiato in quattro prove su cinque (disco, peso, martello e giavellotto). Il 90enne australiano Don Granville ha concluso le sue fatiche ai WMG vincendo i 200 metri. Sulla stessa distanza sono scese in pista le finali di tutte le categorie. Doppietta azzurra tra i master 45, con il canavesano Mauro Graziano e l’ex nazionale Mario Longo; oro per Ettore Ruggeri, Mario Soru, e Benito Bertaggia (biellese già a segno nei 100 piani), rispettivamente over 55, 60 e 75. Nelle prove individuali da segnalare i primi posti di Chiara Ansaldi (45+) nell’alto e di Alzbeta Checova (40+) nel disco. Anche il programma dell’atletica è terminato con le staffette 4×100 e 4×400; nella prima (categoria 200-239) la vittorie è andata alle nostre Paola Giglio, Silvia Vagnone Giacosa, Roberta Persico e Daniela Fassi.

Torino World Masters Games - Foto Massimo Pinca Ma le migliori soddisfazioni per i colori italiani sono arrivate dalla mezza maratona, con moltissimi vincitori di categoria. Addirittura quattro podi completamente azzurri, nelle 35+ e 45+ maschili e nelle 35+ e 40+ femminili, vinte rispettivamente da Mauro Cattaneo, Said Boudalia (primo assoluto), Silvia Savorana e Roberta Ferru. Oro anche per Simone Marocco (40+, della Podistica Tranese), Albert Rungger (60+), Mario Secci (70+) e Vincenzo Cantone (75+). In campo femminile prima posizione anche per Ignazia Cammalleri (atleta 45+ in forze alla Podistica Tranese), Maria Alda Manzone (55+), Maria Grazia Navacchia (torinese 60+) e per le tesserate del Team 2000 Torino Maria Bonaria Piddiu (65+) e Venerina Callegari (70+).

Nella canoa maratona organizzata dal circolo “Amici del Fiume” successo per Claudio Checcucci, già componente della squadra nazionale, in coppia con Filipe Pereira. Manuela Poggio (cat. 40+) ha collezionato la decima medaglia personale di questi Giochi, in coppia con Gabriella Tenna. Tra i torinesi bella medaglia per l’equipaggio misto composto da Adriana Gnocchi e Danilo Bazzini. Altro atleta plurimedagliato è il polacco classe ‘51 Rek Tadeusz, all’ottavo podio dei WMG insieme al connazionale Czeslaw Pietrzyk.

Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaNella finale per il bronzo del torneo 35+ competitive di rugby si è imposta la squadra torinese dei Rugby Old Highlanders, a segno contro i Phantom Phossils con lo score di 20-5. Nella stessa categoria oro agli inglesi della British Army e argento per la Takatani Asti Old. Tra i 45+ la finalissima ha visto protagoniste le squadre Maverick e Mosman Whales, con successo di quest’ultima; il bronzo è andato ai russi del CCCP Russian Rugby Team. Ultimi incontri di tennis tavolo sulla pista 2 del PalaTazzoli. Prima piazza per Romualdo Manna (cat. competitive 30+) e Stefano Mura (cat. recreational 70+); terzo gradino del podio per Paolo De Col (cat. 40+ recreational) e Ignazio Testa (cat. 70+ recreational).

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Torino World Masters Games: al 118 il bilancio è positivo

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Torino World Masters Games - Foto massimo pincaPochi traumi davvero importanti. Qualche frattura e piccoli traumi. Un po’ di colpi di calore ma nulla che possa aver preoccupato i soccorritori del 118. Il servizio, coordinato dal medico Paolo Narcisi, ha messo in campo tre associazioni: Croce Rossa, Anpas e Misericordie.

Complessivamente ci sono stati 220 interventi. Di questi solo per 113 è stata necessaria l’ospedalizzazione per approfondimenti o, ingessature. 50 sono stati portati, infatti, al Cto. 6 casi al Maria Vittoria e 5 al Martini.
Il primato di più “traumatizzati” lo ha stabilito l’Hockey su prato con 29 richieste di intervento. A ruota il Rugby con 22. Più staccato il Calcio con 17. 12 malori nel Nuoto, 8 nel Ciclismo e nel Judo e via via altre discipline. Il più grave, una frattura di una costola e, dovrà allungare la sua permanenza in Italia, un atleta statunitense del Calcio che non potrà volare per 10 giorni.

Proseguendo nella speciale classifica a farsi più male sono stati i maschietti. Inversione di tendenza nel calcio dove sui 17 traumi, ben 11 sono del gentil sesso. 245 sono state le visite specialistiche per il rilascio di altrettanti certificati medici di idoneità alla pratica sportiva agonistica.

600 sono stati i sacchetti di ghiaccio secco usati per interventi sui traumi o per abbassare la temperatura corporea dovuta al caldo. “Considerati gli otre 17 mila atleti iscritti gli interventi sono stati davvero pochi. – ha commentato Narcisi -. Devo ammettere che è andato tutto molto bene. Abbiamo avuto anche la collaborazione di alcuni medici che hanno seguito le nazionali e che si sono messi a disposizione dell’organizzazione ma, come sempre, l parte dei leoni l’hanno fatta i volontari”.

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Torino World Masters Games: i risultati dell’ultima giornata

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_MAX8772-1Con la cerimonia di chiusura di domenica sera è calato il sipario sull’ottava edizione dei World Masters Games, che dal 2 agosto ha portato a Torino quasi 20mila atleti da oltre 100 differenti nazioni. Assegnate nella giornata conclusiva le ultime medaglie, nelle finali di pallavolo, beach volley, baseball e softball e nelle gare di vela (specialità laser) e triathlon.

Al termine delle frazioni di nuoto, bici e corsa si è imposto il tre volte olimpionico Vladimir Polikarpenko davanti al torinese Bruno Pasqualini (entrambi master 40). Tra le donne successo della slovacca Livia Danisova (master 30). Da segnalare i podi tutti italiani nelle categorie 35+, 40+, 45+ e 50+ maschili e nella 40+ femminile. Medaglia al collo anche per Gabriella e Agostino Ramella (cat. 70+), coniugi che hanno concluso la gara insieme vincendo rispettivamente la medaglia d’oro e di bronzo.

In mattinata è arrivato un argento per la nazionale azzurra di volley (cat. 55+) di Giovanni Lanfranco, colonna del Cus Torino degli anni ’70 e ’80. Come per la formazione master 50 di Bertoli e Dametto, la sconfitta è arrivata nella finale per l’oro, conquistato dall’Ucraina al termine di un incontro durato quattro set (parziali 14-25 25-19 25-19 25-17). Bronzo alla Russia.

Sul diamante di Avigliana si è giocato l’ultimo atto del torneo di baseball. Medaglia d’argento per i Torino All Stars, sconfitti nella finale della categoria 45+ dagli australiani del Glenelg Gunslinger. Le finali del softball si sono invece disputate tra gli impianti di via Passo Buole e via Servais. L’ultimo oro assegnato in questi WMG è andato alle torinesi del Lentini’s Softball (master 35+ competitive), che al termine di un incontro molto equilibrato (11-10) hanno avuto la meglio sulle canadesi del Vancouver Meralomas. Torino, che sabato scorso ha festeggiato lo scudetto del team La Loggia, si conferma capitale della disciplina. Primi due gradini del podio sudafricani nella categoria recreational 35+ femminile; nella competitive maschile si sono invece imposti i canadesi del Team Ottawa.

In serata il Games Center ha vissuto gli ultimi istanti di questi World Masters Games. Alle 21, di fronte a moltissimi atleti, le autorità hanno salutato gli atleti e hanno ringraziato con particolare attenzione le centinaia di volontari impegnati per la riuscita della manifestazione. Ultimo atto della cerimonia di chiusura il passaggio della bandiera dei Giochi, tra i presidenti dei Comitati Organizzatori dei WMG 2013 e 2017, Fabrizio Benintendi a Sir John Wells. Il Piemonte saluta quindi le Olimpiadi dei veterani, accomunati dall’unico pensiero : “arrivederci a Auckland”.

 

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World Masters Games: Alessandro Caroleo tennista 3 volte a medaglia

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaAlessandro Caroleo ha partecipato ai World Masters Games di Torino 2013 nella sua specialità, il tennis, e in una con la quale da poco tempo si è approcciato, lo squash. Con la racchetta classica ha centrato, e già questo è un record che ha condiviso con un’australiana, tre medaglie. E’ stato infatti argento nel tabellone di doppio misto Open Over 40, a fianco di Patrizia Alloatti, Over 55 della Stampa Sporting; bronzo nell’Open +40 singolare e bronzo nel doppio Open +40, in tandem con Marino Pautassi, entrambi portacolori dell’US Tennis Beinasco: “Salire per tre volte sul podio è stata una gioia immensa, esperienza indimenticabile ancora più arricchita dal fatto che, come molti, giocavo in casa.

Particolarmente significativa è stata poi, in chiave personale, la vittoria nella finale per il 3° e 4° posto della rassegna di singolare. Opposto a Ezio Segunto sono riuscito a vincere 6-4 6-2 dopo avergli ceduto nelle fasi iniziali (round robin) della competizione. Un po’ di rammarico per la semifinale del doppio maschile, dove una palla contestata ci ha impedito di tramutare lo scambio in vittoria. Era infatti il match point. Sotto il profilo della partecipazione all’evento devo dire che credevo in una risposta maggiore soprattutto in chiave nazionale. Probabilmente non sono state coinvolte adeguatamente l’ITF e la FIT centrale. In questo senso è stata un’occasione non completamente sfruttata”.

E lo squash?: “Una bella parentesi – prosegue Alessandro Caroleo – con molte incertezze da parte mia poichè sono veramente alle prime armi. In alcuni frangenti mi sono trovato a “combattere” con le regole che ancora non conosco perfettamente. Ho scoperto in ogni caso una specialità di assoluto valore, dinamica e tecnica. Mi servirà molto nel periodo invernale nel periodo di allenamento in ottica tennistica”.
Alessandro Caroleo ricorderà dunque queste Olimpiadi Master per molti motivi. Su tutti i podi raggiunti. Prima di issarsi su quelli torinesi aveva infatti calcato solo quello di Sofia, nel 2012, in occasione dei Campionati Europei Master di categoria.

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Esclusiva: i Giochi Mondiali Masters Invernali nella bufera, ma non di neve

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World Masters Games Torino - Foto Massimo PincaNel 2015 Torino e le Montagne Olimpiche, il maiuscolo è doveroso per rispetto nei confronti di ciò che è stato e molto probabilmente non sarà più, neppure in piccolo vista l’attuale e discutibile gestione dei siti, avrebbero dovuto ospitare i Giochi Mondiali Master invernali, o Winter World Masters Games, sulla scia di quanto fatto con quelli estivi nell’estate del 2013. Come già raccontato dai media, compreso il nostro, l’organizzazione dell’evento, data per sicura dallo stesso primo cittadino di Torino, Piero Fassino, durante la Cerimonia d’apertura del WMG estivi, è clamorosamente saltata. Lungaggini burocratiche, le classiche nazionali e nostrane, rimbalzo ad oltranza dei contratti da firmare tra un Ente e l’altro, pareva fossero le cause principali del cambio di sede, ora fissato dall’IMGA (International Masters Games Association) nel lontano Quebec.

La Regione Piemonte, nella persona dell’Assessore allo Sport Alberto Cirio, si è detta ancora pronta ad ospitare l’evento e pare essersi mossa, in accordo con il Comune di Torino, con tanto di “letteraccia” di risposta al cambio di direzione dell’organizzazione centrale. Ma proprio da questa fonte, per voce di Samantha Hayward, Manager Communications & Partenerships, arriva la motivazione circa il mutamento di scenario e sede: “Abbiamo spostato i Giochi perché da agosto 2013 non abbiamo più saputo nulla dal Sindaco o dalla Regione. Abbiamo mandato lettere senza ottenere risposte. Non hanno rispettato i termini dell’accordo preso nel corso dei Giochi Estivi e non hanno effettuato alcun pagamento. Abbiamo pertanto preso la decisione di spostarli per non comprometterli e dare agli atleti partecipanti un evento dallo standard accettabile. Abbiamo agito in questo modo anche per tutelare l’immagine dell’IMGA che non poteva più sopportare tale situazione”.

Arduo, come sempre in tali situazioni, stabilire dove stia la verità assoluta. L’impressione è però che il pressapochismo italico abbia dato un contributo considerevole alla, fino a prova contraria, disfatta organizzativa impedendo che sulle Montagne Olimpiche, i cui impianti di risalita funzionano a singhiozzo durante la settimana per evidenti ragioni di risparmio e a totale detrimento del servizio nei confronti del pubblico, si potessero riaccendere almeno per un po’ i fari della ribalta. Un vero peccato.

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Torna a Torino l’entusiasmo dei master, nel 2019 arrivano gli European Masters Games

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La sera del 3 agosto 2013 il centro di Torino fu letteralmente invaso da migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Come un fiume pieno di entusiasmo e colori risalirono via Po fino in piazza Castello, dove si accamparono intorno alle bandiere delle rispettive nazioni. Erano gli atleti master arrivati a Torino per i World Masters Games e quella sera presenziarono alla cerimonia di apertura dei Giochi. Seguirono giorni di gare pieni di storie, aneddoti e divertimento; non mancarono prestazioni di alto livello ma non furono l’ingrediente principale della manifestazione, perfetto mix di agonismo e sport amatoriale.

Chi c’era ricorda sicuramente la finale “d’altri tempi” del torneo di pallavolo over 50, con in campo numerosi giocatori delle nazionali di Russia e Italia degli anni ’80; oppure l’atleta giunto da chissà quale paese che partecipò alla gara di duathlon in sella a una bicicletta del To-Bike; o ancora la giapponese Michiko Hamuro, che con i suoi 93 anni fu la più anziana partecipante ai World Masters Games 2013, capace di completare i 100 rana in meno di sei minuti.

Lo spirito master è riassunto in queste immagini; da un lato c’è la voglia di continuare a praticare ad alto livello lo sport di una vita intera, dimenticandosi dell’età che avanza, dall’altro ci sono l’improvvisazione, la semplice voglia di esserci e di partecipare a una festa.

Immagini che Torino scoprirà nuovamente tra due anni esatti, perché dal 26 luglio al 4 agosto 2019 arriveranno sotto la Mole gli European Masters Games. Sono attesi circa 10 mila atleti over 35 di tutta Europa, anche se i Giochi saranno aperti anche agli altri continenti; 30 le discipline del programma, accolte in città e in altri luoghi del Piemonte. Sono ovviamente esclusi i professionisti e ci si iscrive come “singoli”; se si decide di partecipare a uno sport di squadra si fa quindi parte di una formazione mista, comprendente atleti di diverse nazioni.

L’evento è stato presentato in mattinata al Comune di Torino, a qualche settimana dalla conclusione dei WMG disputati a Auckland (Nuova Zelanda) nel mese di aprile. Sono intervenuti il Sindaco Chiara Appendino e l’Assessore allo Sport Roberto Finardi, l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris e il Presidente della Camera di Commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Oltre alle istituzioni citate la preparazione degli EMG coinvolgerà anche Industria, Artigianato e Agricoltura e Federazioni sportive.

“Per la Città è un orgoglio poter ospitare gli European Masters Games” ha sottolineato Finardi, “un bel momento di sport e amicizia e un’occasione per far conoscere all’estero Torino e il Piemonte”. “L’estate scorsa non era sicura né la nostra candidatura né tantomeno l’assegnazione” ha aggiunto Chiara Appendino, “ma abbiamo lavorato di squadra e siamo riusciti ad assicurarci l’organizzazione degli EMG, anche grazie alle risorse che il nostro territorio è in gradi di offrire. Inizieremo dunque a lavorare per arrivare pronti all’appuntamento”.

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Torino si prepara per gli European Masters Games

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La giapponese Michiko Hamuro, nuotatrice ultranovantenne celebre nel proprio paese e prima nei 100 rana al Palazzo del Nuoto. Il lettone Dainis Kula, campione olimpico nel lancio del giavellotto ai Giochi di Mosca del 1980 e vincitore allo stadio Primo Nebiolo. Franco Bertoli detto “Mano di Pietra”, Giancarlo Dametto, Giuseppe Ferrari e Giovanni Lanfranco, azzurri della pallavolo a cavallo tra anni settanta e ottanta, opposti al russo Aleksandr Borisovich Savin in una riedizione di tante sfide internazionali del passato. Chi nell’estate del 2013 si trovava a Torino ricorderà probabilmente i World Masters Games, le “Olimpiadi dei master”, svolti tra il 2 e l’11 agosto. Ricorderà l’atmosfera, i colori, l’entusiasmo di quei caldissimi giorni in città, popolata da migliaia di atleti over 35 (ma anche più giovani) provenienti da moltissimi paesi di tutto il mondo.

Cinque anni sono trascorsi da allora e Torino è pronta ad accogliere una nuova simile manifestazione: gli European Masters Games, in programma dal 26 luglio al 4 agosto 2019. Dieci giorni nei quali in Piemonte si concentreranno le competizioni di più di trenta sport, per i quali sono attesi circa diecimila atleti in arrivo da tutta Europa ma anche da nazioni fuori continente, ammesse secondo regolamento. Il programma prevede inoltre alcune prove dedicate agli atleti disabili, nelle discipline di tiro con l’arco, atletica, nuoto e – si sta lavorando per organizzarle – tennis e scherma. Per le specialità di handball e floorball, infine, andranno in scena veri e propri Campionati Europei.

«Gli European Masters Games sono una manifestazione che avvicina la gente alla cultura sportiva – ha sottolineato il presidente del comitato organizzatore Fabrizio Benintendi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – i protagonisti sono persone che come primi obiettivi hanno quelli di partecipare e superare sé stessi, molto più che il risultato di classifica». «I World Masters Games del 2013 furono un successo e proveremo a ripeterci – ha assicurato Benintendi – tanti, al termine dei Giochi, ci confidarono il loro desiderio di tornare e abbiamo voluto accontentarli».

Il presidente del comitato organizzatore ha poi presentato le caratteristiche della candidatura torinese. Innanzitutto il richiamo artistico-culturale della città, che ospiterà diverse competizioni in alcuni dei suoi luoghi simbolo, come la Reggia di Venaria e la Basilica di Superga, traguardo di gare podistiche e ciclistiche, e la Piazzetta Reale di piazza Castello, palcoscenico di alcune finali della scherma. «Il secondo aspetto lo definirei corale-partecipativo – ha proseguito Benintendi – lanceremo una campagna di crowdfunding perché abbiamo bisogno del sostegno di tutti per realizzare al meglio questo appuntamento. Il terzo fattore è tecnologico, perché lavoreremo allo sviluppo di un’applicazione che possa condurre i partecipanti nei luoghi di interesse della città, favorendo il loro essere turisti oltre che atleti».

Tanti comuni piemontesi coinvolti
Non soltanto Torino ma tutto il Piemonte accoglierà gli European Masters Games. La maggior parte delle competizioni sarà ovviamente ospitata dal capoluogo della regione, ma altre dodici località saranno coinvolte nell’organizzazione dell’evento, in programma dal 26 luglio al 4 agosto prossimi. A Venaria, tra il parco la Mandria e la Reggia, si correranno i diecimila metri su strada e la mezza maratona. A Rivoli si tirerà con l’arco nella specialità campagna, al campo Angelo Albonico di Grugliasco si disputeranno le partite dei tornei di rugby e a Ciriè andranno in scena le gare di sollevamento pesi. Settimo Torinese, lo Stadio della Canoa di Ivrea e il lago di Candia saranno il palcoscenico di alcune discipline acquatiche, rispettivamente wakeboard, canoa slalom, canoa e kayak. Il tiro a volo sarà di casa a Carisio e Caripignano Sesia, uniche località al di fuori della città metropolitana di Torino, rispettivamente in provincia di Vercelli e Novara.

Sui prati di Fiano e Robassomero si giocherà a golf, mentre il triathlon porterà nuoto, bicicletta e corsa sui laghi di Avigliana e sul territorio circostante. Giaveno accoglierà danza, judo e karate; a Fenestrelle, infine, lungo le ripide scalinate (4000 gradini) della fortificazione alpina più grande d’Europa, si disputerà la “corsa verticale”. Fulcro degli European Masters Games sarà naturalmente Torino, città trasformata per una decina di giorni in un grande stadio pronto ad accogliere atletica, nuoto, pallacanestro, calcio, pallavolo, hockey prato, beach volley, tennis, badminton, padel, scherma, taekwondo, tiro a segno, ciclismo, duathlon, handball e floorball.

European Masters Games, qualche numero
La mascotte degli European Masters Games si chiama Tor ed è un piccolo toro vestito in vari modi a seconda dello sport nel quale si deve cimentare. Tor sa sparare e andare in bicicletta, conosce i giochi di squadra e le arti marziali, corre e va in canoa. Tor è in grado di praticare trentadue sport, cioè tutti quelli compresi nel programma dei Giochi Europei Master. In aggiunta a questi sono coinvolte nella manifestazione anche tre discipline paralimpiche (atletica, nuoto, tiro con l’arco), mentre per due specialità (handball e floorball) è previsto un vero e proprio Campionato Europeo. Nei dieci giorni dell’evento sono attesi a Torino e in Piemonte circa diecimila atleti provenienti da tutto il mondo.

Già, perché a dispetto dell’aggettivo “European”, la partecipazione ai Giochi è aperta proprio a tutti. Ecco perché nelle prime tre settimane dopo l’apertura delle iscrizioni sono già stati registrati tanti atleti del Vecchio Continente, ma anche appassionati di Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Stati Uniti e Sud Africa. «Ai World Masters Games del 2013 superammo i quindicimila partecipanti, in arrivo da centosette nazioni – ricorda Bernardino Chiavola, direttore sportivo del comitato organizzatore – tanti arrivarono accompagnati dalle famiglie per una grande festa di sport, occasione di divertimento e socializzazione».

Cinque anni fa la nazione più rappresentata ai WMG fu l’Italia con 2741 atleti, insidiata però da Australia e Canada, giunte a Torino con oltre 2500 rappresentanti. Ai grandi numeri registrati tra gli iscritti alle competizioni, la maggior parte dei quali – secondo i dati forniti dal comitato organizzatore – intenzionati a tornare in futuro sotto la Mole, si aggiunsero quelli altrettanto rilevanti degli accompagnatori, almeno ventimila. Importanti, di conseguenza, le ricadute economiche sul territorio, auspicate anche per l’evento dell’estate prossima. La cerimonia di apertura degli European Masters Games si terrà il 27 luglio e quella di chiusura il 4 agosto; ad accompagnare le gare ci saranno una decina di eventi di intrattenimento.

Le iscrizioni sono aperte senza criteri di selezione, salvo i limiti di età e di regolamento imposti dalle varie federazioni. Come di consueto tra i master gli atleti sono divisi per fasce di età a partire dagli over 35, anche se in alcune discipline ci si può cimentare anche se più giovani. Alle gare possono partecipare squadre miste comprendenti atleti di diverse nazionalità, a sottolineare il carattere di partecipazione della manifestazione. Tutte le informazioni relative a iscrizioni, regolamento, programma e luoghi di gara si possono trovare sul sito www.torino2019emg.org.

La conferenza
Sport e “spirito master”, cultura e turismo e, di conseguenza, ricadute economiche positive sul territorio, sono stati alcuni dei temi trattati nel corso della conferenza. «Gli European Masters Games coniugano i valori più belli dello sport – ha dichiarato Roberto Finardi, assessore allo sport del Comune di Torino – gli atleti sono agonisti ma soprattutto appassionati e rispetto ai professionisti hanno il ‘vantaggio’ di potersi godere le bellezze artistiche senza doversi concentrare esclusivamente sulla propria gara». A proposito della promozione del territorio sono intervenuti Marco Marocco, vicesindaco della città metropolitana, e Paola Casagrande, direttrice del settore cultura, turismo e sport della Regione Piemonte. «La manifestazione conferirà visibilità a tutti i comuni coinvolti, che potranno così mettersi in mostra con le proprie peculiarità – hanno detto, sottolineando una volta di più i binomi sport-cultura e sport-territorio.

Per quanto riguarda le ricadute economiche ha invece parlato Giancarlo Banchieri, presidente Confesercenti in rappresentanza della Camera di Commercio di Torino: «nel 2013 abbiamo stimato due milioni di euro derivanti dalle sole presenze alberghiere nel periodo dei World Masters Games. Da questo punto di vista l’evento ha permesso di registrare il miglior mese di agosto di sempre a Torino, grazie alla massiccia partecipazione alle competizioni e alla presenza di molti accompagnatori al seguito degli atleti». A conclusione della conferenza è intervenuta la sindaca Chiara Appendino: «gli European Masters Games saranno un bel momento di sport e di festa per tutta la nostra città; un’occasione per dare impulso al territorio e per far conoscere le sue potenzialità culturali e organizzative, lasciando a tutti un bel ricordo di Torino e del Piemonte».

Luca Bianco

Foto di Massimo Pinca

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Torino World Masters Games: oggi i combattimenti di taekwondo, primi verdetti dallo squash

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Torino World Masters Games - Foto Massimo PincaSono stati due giorni di straordinaria intensità al PalaMirafiori di via Plava, impianto dedicato alle competizioni di taekwondo dei World Masters Games. Ieri sono andate in scena le gare di forma, oggi i combattimenti, con le qualificazioni al mattino e le finali al pomeriggio.

Oltre 200 partecipanti provenienti da tutti gli angoli del pianeta si sono dati appuntamento a Torino, per rivivere emozioni passate: “in questi giorni si respira un’atmosfera particolare, di grande tensione ed euforia” è il pensiero di Edoardo Greco, sport manager della FITA Torino e presidente della società Torino Taekwondo Union, “per molti atleti è stata la prima occasione per tornare a combattere, dopo molti anni”. Per alcuni una vasta esperienza internazionale, per altri il piacere di misurarsi in una manifestazione come i WMG: “i concorrenti sono divisi nelle categorie competitive e recreational” spiega Greco, “oltre che, naturalmente, in base all’età. Le regole sono le stesse delle gare ufficiali”.

Torino World Masters Games - Foto Massimo Pinca19 le nazioni presenti; la delegazione più numerosa è quella italiana, seguita da Guatemala, Brasile, Turchia, Canada e Gran Bretagna: “la gente è arrivata da molto lontano, per noi è un grande successo” continua Greco. Nomi di spicco tra i partecipanti quelli del colombiano Oskar Posada, campione del mondo master nel 2012 per la categoria +61, della tedesca Imke Turner, tre volte campionessa del mondo nel tiro, e del nostro Roberto Boghi, bronzo agli Europei del 2011 nel trio.

Ottima organizzazione, curata dallo stesso Greco in collaborazione con la federazione nazionale. Da segnalare la presenza di decine di volontari, forniti dalle società torinesi affiliate, su tutte la Torino Taekwondo Union, prima in Piemonte per esperienza e risultati.

Torino World Masters Games A Sport City si è giocata stamani la finale di squash della categoria 40+. In campo Josè Facchini, per molti anni primo giocatore d’Italia, e Paul Johnson, gallese già top 100 del ranking PSA. Facile vittoria per l’azzurro: “mi sono preparato bene durante l’anno, partecipando gli Europei Assoluti di Amsterdam. Durante il torneo ho disputato incontri di ottimo livello; l’aria che si respira qui è fantastica, c’è grande voglia di divertirsi”. A settembre si deciderà se inserire lo squash alle Olimpiadi del 2020; intanto ai WMG questa disciplina ha coinvolto più di 150 atleti: “la speranza è che dopo la vetrina dei World Masters Games molta gente si avvicini a questo sport” conclude il consigliere federale Massimiliano Cipolletta, “un gioco immediato e accessibile a tutti”.

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Torino World Masters Games: dall’arco olimpico arrivano gli ori per l’Italia

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Torino World Masters Games - Foto massimo PincaSe il Compound aveva regalato podi e piazzamenti per l’Italia, è stato l’Arco Olimpico o Ricurvo ad esaltare il tricolore. Il primo oro di questi World Masters Game nella specialità è infatti giunto dall’Over 70, con sfida derby tra Alberto Bedani e Santo Vezzoli. L’ha spuntata il secondo, per 7-1. Tanta emozione, da togliere il fiato: “E’ vero, non riesco quasi a parlare. Una sensazione bellissima, alla mia età, poter salire sul gradino più alto del podio”.
Poco dopo lo ha seguito nella stessa direzione, nella categoria Over 60, Alvise Bertolini. Opposto al finlandese Pentti Kuivalainen, l’azzurro ha dato vita ad una gara entusiasmante, dopo una partenza lenta alla prima freccia del primo set (5). La decisione è arrivata alla freccia di spareggio. Freddo come solo i grandi arcieri sanno rimanere, Bertolini ha piazzato un 10 ed il finnico nulla ha potuto, nonostante un ottimo 9. L’oro, dunque, è stato italiano: “La cosa bella dello sport – ha detto al termine il vincitore trentino – è che lo si inizia da giovani e lo può proseguire in età avanzata. Le emozioni sono le stesse e tutte fortissime”.

Torino World Masters Games - Foto massimo PincaHa solo toccato invece il metallo prezioso, cedendo proprio sul più bello, Carla Di Pasquale, nell’Over 50. Contro la svedese Backman pareva fatta ad un passo dal gradino più alto del podio. All’italiana sarebbe bastato un 8, ed invece è arrivato un 5: “Può succedere nel nostro sport – ha affermato un po’ delusa l’azzurra – di sentire il grande risultato, vederlo a portata di mano, e altrettanto repentinamente constatarne la “fuga”. Brava lei a rimanere più fredda nel momento determinante. La mia freccia è uscita peggio, questione di dettagli che fanno la differenza. In ogni caso un’esperienza indimenticabile, come l’ingresso il primo giorno alla Stadio Olimpico di Torino. Ho immaginato cosa possono provare i calciatori quando entrano in questa bomboniera acclamati dalla folla. Io, in uno stadio senza pubblico, mi sono sentita benissimo. Ora penso agli Europei Master e ai Mondiali. Magari tra quattro anni riproverò con i World Masters Game. Se qui sono arrivati tanti australiani e neozelandesi perché non possiamo fare altrettanto noi e spostarci anche su lunghe distanze?”.

Torino World Masters Games - Foto massimo PincaLa categoria Over 50 maschile ha richiesto lo shoot off per l’assegnazione dell’oro. E’ andato all’austriaco Herman Haberl sul tedesco Frank Jecke. Nuovo derby tricolore per consegnare l’oro e l’argento nell’Over 40 femminile. Opposte Anna Botto e Stefania Franceschelli. Equilibrio tra le due, con decisione all’ultimo set, dopo che i primi quattro si erano chiusi sul 4-4. Alla fine è stata la modenese Stefania Franceschelli a spuntarla, con un set di alto livello e la chiusura sul 6-4: “E’ stato un onore tirare contro Anna Botto, atleta fortissima che tanto stimo – ha detto la vincitrice – Un successo che anche per questo vale doppio”. “Un secondo posto di valore – ha ribattuto la piemontese Anna Botto – e una competizione speciale”. Nella categoria Over 30 femminile si è piazzata al 1° posto la francese Emily Bloch, abile nel superare la rappresentante di Singapore Su Lin Lui. Una testimonianza anche della copertura planetaria, in materia di tiro con l’arco, che ha avuto la competizione torinese dei World Masters Game.
Spazio quindi alla categoria Over 40 maschile. A contendersi il titolo il tedesco Gunter Naumann ed il polacco Marek Levandowski. Successo del primo per 6-2. Felicissimo al termine e già pronto a difendere il titolo tra quattro anni ad Aukland.

Ultimo atto della lunga giornata, quello che ha visto affrontarsi nella categoria Over 30, il laziale Marco Barbaro e l’alessandrino Gianfranco Sammarco. Come si conviene alle grandi chiusure, decisione al quinto set, ereditando lo score di 4-4. Affermazione del primo, per 6-4 e oro da incorniciare: “Un’esperienza unica, fantastica, che consiglio a tutti. Fate questo sport, è bellissimo”.”Mi sto già organizzando per il 2017 – ha concluso l’argento Marco Barbaro”.
Un plauso agli oltre 200 arcieri che sono stati protagonisti dell’evento e alla FITARCO per come lo ha allestito.

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Torino World Masters Games: Patrizia Saccà e la scommessa dei WMG

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Torino World Masters Games - Patrizia SaccàPer molti i World Masters Games sono stati l’occasione per tornare alle competizioni dopo tanto tempo; è il caso di Patrizia Saccà, campionessa paralimpica di tennis tavolo: “è due anni che non partecipo ai tornei” racconta, “ma per gioco ho deciso di tuffarmi in questa manifestazione”. Pochi mesi fa nacque la scommessa con il compagno Alessandro Solito, da sempre grande sportivo anche se mai a livello agonistico: “ci siamo convinti a vicenda; lui ha partecipato alla 10 km di corsa e io ho impugnato di nuovo la racchetta”. E ridendo aggiunge: “la differenza è che lui era allenato, io no”.

Anche se fuori forma, oggi Patrizia ha conquistato l’argento nel singolare (categoria 50+). Si tratta della terza medaglia personale di questi WMG, dopo i due ori nella prova a squadre e nel doppio: “sono contenta per il mio torneo, ho giocato buone partite contro avversarie molto forti”. Ma ciò che forse stupisce di più è il fatto che l’atleta torinese, bronzo paralimpico a squadre a Barcellona ’92, abbia affrontato avversarie normodotate: “la tecnica di gioco è uguale per tutti, di conseguenza fino a un certo livello la competizione è alla pari. In questo sono una pioniera, essendo stata la prima italiana in carrozzina a gareggiare contro gente non disabile”.

Abbandonata l’attività agonistica, Patrizia si è dedicata a ciò che considera la medaglia più bella della sua carriera: insegnare il tennis tavolo. “sono istruttrice al “Centro benessere psicofisico di avviamento allo sport”, sponsorizzato da Panathlon” spiega, “con specialisti di vari settori, dalla fisioterapia allo yoga, coinvolgiamo persone reduci dall’unità spinale per avviarle allo sport disabile, quasi indispensabile per recuperare dal trauma dell’infortunio”.

Torino World Masters Games - Patrizia SaccàGrande entusiasmo per l’atmosfera dei World Masters Games, “semplicemente eccezionale, una riproposizione della festa di sport vissuta nel 2006 durante le Olimpiadi Invernali”. Per la prossima edizione (ad Auckland nel 2017) si confida in una partecipazione più numerosa da parte di atleti disabili: “qui siamo in pochi (9, di cui 4 piemontesi); la nostra speranza è aver gettato un semino che tra quattro anni porterà i suoi frutti”.

 

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