La giapponese Michiko Hamuro, nuotatrice ultranovantenne celebre nel proprio paese e prima nei 100 rana al Palazzo del Nuoto. Il lettone Dainis Kula, campione olimpico nel lancio del giavellotto ai Giochi di Mosca del 1980 e vincitore allo stadio Primo Nebiolo. Franco Bertoli detto “Mano di Pietra”, Giancarlo Dametto, Giuseppe Ferrari e Giovanni Lanfranco, azzurri della pallavolo a cavallo tra anni settanta e ottanta, opposti al russo Aleksandr Borisovich Savin in una riedizione di tante sfide internazionali del passato. Chi nell’estate del 2013 si trovava a Torino ricorderà probabilmente i World Masters Games, le “Olimpiadi dei master”, svolti tra il 2 e l’11 agosto. Ricorderà l’atmosfera, i colori, l’entusiasmo di quei caldissimi giorni in città, popolata da migliaia di atleti over 35 (ma anche più giovani) provenienti da moltissimi paesi di tutto il mondo.
Cinque anni sono trascorsi da allora e Torino è pronta ad accogliere una nuova simile manifestazione: gli European Masters Games, in programma dal 26 luglio al 4 agosto 2019. Dieci giorni nei quali in Piemonte si concentreranno le competizioni di più di trenta sport, per i quali sono attesi circa diecimila atleti in arrivo da tutta Europa ma anche da nazioni fuori continente, ammesse secondo regolamento. Il programma prevede inoltre alcune prove dedicate agli atleti disabili, nelle discipline di tiro con l’arco, atletica, nuoto e – si sta lavorando per organizzarle – tennis e scherma. Per le specialità di handball e floorball, infine, andranno in scena veri e propri Campionati Europei.
«Gli European Masters Games sono una manifestazione che avvicina la gente alla cultura sportiva – ha sottolineato il presidente del comitato organizzatore Fabrizio Benintendi durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento – i protagonisti sono persone che come primi obiettivi hanno quelli di partecipare e superare sé stessi, molto più che il risultato di classifica». «I World Masters Games del 2013 furono un successo e proveremo a ripeterci – ha assicurato Benintendi – tanti, al termine dei Giochi, ci confidarono il loro desiderio di tornare e abbiamo voluto accontentarli».
Il presidente del comitato organizzatore ha poi presentato le caratteristiche della candidatura torinese. Innanzitutto il richiamo artistico-culturale della città, che ospiterà diverse competizioni in alcuni dei suoi luoghi simbolo, come la Reggia di Venaria e la Basilica di Superga, traguardo di gare podistiche e ciclistiche, e la Piazzetta Reale di piazza Castello, palcoscenico di alcune finali della scherma. «Il secondo aspetto lo definirei corale-partecipativo – ha proseguito Benintendi – lanceremo una campagna di crowdfunding perché abbiamo bisogno del sostegno di tutti per realizzare al meglio questo appuntamento. Il terzo fattore è tecnologico, perché lavoreremo allo sviluppo di un’applicazione che possa condurre i partecipanti nei luoghi di interesse della città, favorendo il loro essere turisti oltre che atleti».
Tanti comuni piemontesi coinvolti
Non soltanto Torino ma tutto il Piemonte accoglierà gli European Masters Games. La maggior parte delle competizioni sarà ovviamente ospitata dal capoluogo della regione, ma altre dodici località saranno coinvolte nell’organizzazione dell’evento, in programma dal 26 luglio al 4 agosto prossimi. A Venaria, tra il parco la Mandria e la Reggia, si correranno i diecimila metri su strada e la mezza maratona. A Rivoli si tirerà con l’arco nella specialità campagna, al campo Angelo Albonico di Grugliasco si disputeranno le partite dei tornei di rugby e a Ciriè andranno in scena le gare di sollevamento pesi. Settimo Torinese, lo Stadio della Canoa di Ivrea e il lago di Candia saranno il palcoscenico di alcune discipline acquatiche, rispettivamente wakeboard, canoa slalom, canoa e kayak. Il tiro a volo sarà di casa a Carisio e Caripignano Sesia, uniche località al di fuori della città metropolitana di Torino, rispettivamente in provincia di Vercelli e Novara.
Sui prati di Fiano e Robassomero si giocherà a golf, mentre il triathlon porterà nuoto, bicicletta e corsa sui laghi di Avigliana e sul territorio circostante. Giaveno accoglierà danza, judo e karate; a Fenestrelle, infine, lungo le ripide scalinate (4000 gradini) della fortificazione alpina più grande d’Europa, si disputerà la “corsa verticale”. Fulcro degli European Masters Games sarà naturalmente Torino, città trasformata per una decina di giorni in un grande stadio pronto ad accogliere atletica, nuoto, pallacanestro, calcio, pallavolo, hockey prato, beach volley, tennis, badminton, padel, scherma, taekwondo, tiro a segno, ciclismo, duathlon, handball e floorball.
European Masters Games, qualche numero
La mascotte degli European Masters Games si chiama Tor ed è un piccolo toro vestito in vari modi a seconda dello sport nel quale si deve cimentare. Tor sa sparare e andare in bicicletta, conosce i giochi di squadra e le arti marziali, corre e va in canoa. Tor è in grado di praticare trentadue sport, cioè tutti quelli compresi nel programma dei Giochi Europei Master. In aggiunta a questi sono coinvolte nella manifestazione anche tre discipline paralimpiche (atletica, nuoto, tiro con l’arco), mentre per due specialità (handball e floorball) è previsto un vero e proprio Campionato Europeo. Nei dieci giorni dell’evento sono attesi a Torino e in Piemonte circa diecimila atleti provenienti da tutto il mondo.
Già, perché a dispetto dell’aggettivo “European”, la partecipazione ai Giochi è aperta proprio a tutti. Ecco perché nelle prime tre settimane dopo l’apertura delle iscrizioni sono già stati registrati tanti atleti del Vecchio Continente, ma anche appassionati di Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Stati Uniti e Sud Africa. «Ai World Masters Games del 2013 superammo i quindicimila partecipanti, in arrivo da centosette nazioni – ricorda Bernardino Chiavola, direttore sportivo del comitato organizzatore – tanti arrivarono accompagnati dalle famiglie per una grande festa di sport, occasione di divertimento e socializzazione».
Cinque anni fa la nazione più rappresentata ai WMG fu l’Italia con 2741 atleti, insidiata però da Australia e Canada, giunte a Torino con oltre 2500 rappresentanti. Ai grandi numeri registrati tra gli iscritti alle competizioni, la maggior parte dei quali – secondo i dati forniti dal comitato organizzatore – intenzionati a tornare in futuro sotto la Mole, si aggiunsero quelli altrettanto rilevanti degli accompagnatori, almeno ventimila. Importanti, di conseguenza, le ricadute economiche sul territorio, auspicate anche per l’evento dell’estate prossima. La cerimonia di apertura degli European Masters Games si terrà il 27 luglio e quella di chiusura il 4 agosto; ad accompagnare le gare ci saranno una decina di eventi di intrattenimento.
Le iscrizioni sono aperte senza criteri di selezione, salvo i limiti di età e di regolamento imposti dalle varie federazioni. Come di consueto tra i master gli atleti sono divisi per fasce di età a partire dagli over 35, anche se in alcune discipline ci si può cimentare anche se più giovani. Alle gare possono partecipare squadre miste comprendenti atleti di diverse nazionalità, a sottolineare il carattere di partecipazione della manifestazione. Tutte le informazioni relative a iscrizioni, regolamento, programma e luoghi di gara si possono trovare sul sito www.torino2019emg.org.
La conferenza
Sport e “spirito master”, cultura e turismo e, di conseguenza, ricadute economiche positive sul territorio, sono stati alcuni dei temi trattati nel corso della conferenza. «Gli European Masters Games coniugano i valori più belli dello sport – ha dichiarato Roberto Finardi, assessore allo sport del Comune di Torino – gli atleti sono agonisti ma soprattutto appassionati e rispetto ai professionisti hanno il ‘vantaggio’ di potersi godere le bellezze artistiche senza doversi concentrare esclusivamente sulla propria gara». A proposito della promozione del territorio sono intervenuti Marco Marocco, vicesindaco della città metropolitana, e Paola Casagrande, direttrice del settore cultura, turismo e sport della Regione Piemonte. «La manifestazione conferirà visibilità a tutti i comuni coinvolti, che potranno così mettersi in mostra con le proprie peculiarità – hanno detto, sottolineando una volta di più i binomi sport-cultura e sport-territorio.
Per quanto riguarda le ricadute economiche ha invece parlato Giancarlo Banchieri, presidente Confesercenti in rappresentanza della Camera di Commercio di Torino: «nel 2013 abbiamo stimato due milioni di euro derivanti dalle sole presenze alberghiere nel periodo dei World Masters Games. Da questo punto di vista l’evento ha permesso di registrare il miglior mese di agosto di sempre a Torino, grazie alla massiccia partecipazione alle competizioni e alla presenza di molti accompagnatori al seguito degli atleti». A conclusione della conferenza è intervenuta la sindaca Chiara Appendino: «gli European Masters Games saranno un bel momento di sport e di festa per tutta la nostra città; un’occasione per dare impulso al territorio e per far conoscere le sue potenzialità culturali e organizzative, lasciando a tutti un bel ricordo di Torino e del Piemonte».
Luca Bianco
Foto di Massimo Pinca
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